INTER CAMPIONE D'EUROPA : il cammino verso il trionfo

Iniziata martedì 16 Settembre 2009 a Milano e terminata sabato 22 Maggio 2010 a Madrid, in mezzo soffrenze, gioie, dolori ma soprattutto eurofia e trionfo, successo, gloria conseguiti il giorno della finale. Naturalmente stiamo parlando della cavalcata neroazzurra nella Champions League 2009-2010, un cammino decisamente in crescendo che iniziato con 3 pareggi consecutivi non avrebbe mai fatto presagire un tale esito finale, ovvero Inter sul tetto d'Europa trionfante perfino sui marziani del calcio del Barcellona. Un'Inter passata dalle stalle alle stelle(e perdonatemi il mutamento di proverbio)grazie all'incredibile lavoro di Josè Mourinho e alla straordinaria forza del gruppo formato da eccezionali ragazzi che hanno dato tutto per la causa e alla fien sono stati premiati. Dunque la Champions del gruppo ma sopratutto la Champions di Josè Mourinho, come detto vero artefice del capolavoro Inter, e di Massimo Moratti che dopo anni di sofferenza finalmente vede arrivare a Milano la Coppa dalle Grandi Orecchie ripetendo le imprese del padre. Adesso la grande Inter non è più quella del '65 guidata da Angelo Moratti e Helenio Herrera, la GRANDE INTER è questa, quella Josè Mourinho e Massimo Moratti, quella dei vari Cambiasso, Julio Cesar, Lucio, Samuel, Maicon, Zanetti, Sneijder, Eto'o, Milito che sotituiscono Picchi, Sarti, Burginich, Bedin, Facchetti, Corso, Suarez, Jair, Mazzola. Un'Inter che ha riscritto la storia entrando nella storia del calcio come ottava squadra a conquistare l'ambito triplete. Ma rimanendo in tema Champions, quella conquistata il 22 Maggio a Madrid è la terza nella storia neroazzurra, vengono raggiunti così Manchester e Barcellona e viene superata la Juve(inoltre viene sfatato il mito dei '45 anni senza coppa'), Eto'o unico giocatora ad averne vinte due di seguito. Bene, fatta questa breve introduzione andiamo a rivivere punto per punto il eprcorso che ha portato a Madrid partendo proprio da quel 27 Agosto 2010 in cui sono stati sorteggiati i gironi. L'Inter non era testa di serie ed era prevedibile un girone di ferro. E infatti dopo i campioni russi del Rubina Kazan e quelli ucraini della Dinamo Kiev, con l'Inter capitano proprio i Campioni d'Europa in carica del Barcellona dell'ex Ibrahimovic, subito si è saputo che sarebbe stata durissima ed era un'eresia pensare a una vittoria finale. Si inzia subito col botto, il 16 Settembre a Milano arriva il Barcellona. Un'Inter ancora imballata che non impensierisce quasi mai un Barça molto meglio organizzato. Ma la nostra difesa è una vera muraglia insuperabile e così si porta a casa uno 0-0 che va molto meglio al noi più che ai catalani. Due settimane dopo si và in Russia sul campo del Rubina Kazan inizialmente considerata la squadra cuscinetto del girone. Ma l'Inter, complice il clima e l'espulsione di Balo che ci lascia in 10 per un bel pò, non riesce a spuntarla e porta a casa sofferto pareggio. 20 ottobre e mentre in campionato le cose vanno per il meglio, in Champions deve ancora trovare la prima vittoria. Ma senza Milito e Balotelli è difficile superare l'ostica Dinamo Kiev che raggiunta da Stankovic e Samuel nel doppio vantaggio, viene domata ben presto ma il gol non arriva. Adesso l'Inter è ultima nel girone e non può più permettersi di sbagliare. La partita clou è il 4 Novembre a Kiev, l'Inter deve assolutamente vincere, in caso contrario è quasi fuori e servirebbe un miracolo a Barcellona. E questa si può dire che sia la prima vera partita che rivoluziona il nostro cammino in Champions, diciamo che parte tutto da qui, dall' 88° minuto di Dinamo-Inter, prima infatti i neroazzurri erano praticamente già fuori. In una gara dominata dai milanesi, i padroni di casa erano passati in vantaggio con un rocambolesco tiro di Shevcenko al 35'. Assedio dei neeroazzurri ma il gol non arriva, la porta sembra stregata. Ma finalmente all '88° arriva l'inspreato gol di Milito che quanto meno ci tiene ancora in gioco. Ma l'Inter vuole vincere e Mou spinge i ragazzi a crederci e infatti in pieno recupero arriv ail rocambolesco gol di Sneijde rcon cui sbanchiamo Kiev e ci inchiodiamo in testa alla classifica del girone. Adesso per passare il turno senza fare troppi calcoli servono tre punti in due gare di cui l'ultima in casa col Rubin. Dunque il 24 Novembre si và a Barcellona tranquilli che anche una sconfitta non comprometterebbe la qualificazione. Ma comunque c'è voglia di far vedere all'Europa che l'Inter è competitiva finalmente anche in Champions, in caso di vittoria si metterebbero malissimo le cose per Ibra&co. e dunque c'è l'intenzione di fare bene. Il Barça sabato ha il clasico col Real e quindi Messi e Ibra in panca, in campo il giovane Pedrito. Ma l'Inter, in cui Sneijder è assente, viene schiacciata nettamente dai catalanic eh vincono 2-0, è enorme la differenza tra le due squadre e Inter Campione d'Europa adesso è un'utopia, impossibile pensarlo, si torna a casa con la coda tra le gambe. Il 9 Dicembre l'Inter si gioca tutto col Rubin, un solo obiettivo VINCERE. E per la prima volta dal primo minuto la squadra viene schierata con un 4-2-3-1 in cui Eto'o, Sneijder e Balotelli agiscono dietro Milito. E trascinati da un super Balotelli i neroazzurri superano 2-0 i russi grazie alle reti di Eto'o e all'incredbile punizione da trenta metri di SuperMario. Inter che chiude con 9 punti seconda nel girone dietro al Barcellona. E il 18 Dicembre a Nyon ci sono i sorteggi per gli ottavi di finale e l'avversario è uno dei peggiori che ci potesse capitare, ovvero il Chelsea di Carlo Ancelotti chiamato da Abramovich proprio per vincere la Coppa. Per l'Inter la grande occasione di dimostrare di essere finalmente una squadra da Champions, a fine Febbraio iniz di Marzo la resa dei conti. Il 24 Febbraio c'è l'andata in uno stadio San Siro stracolmo. L'inizio è molto ben augurante con Milito che già al 3' firma l'1-0 dopo un ottima giocata con Eto'o e Sneijder. Il primo tempo si conclude con questo punteggio ma l'Inter potrebbe anche raddoppiare e pure il Chelsea ha qualche buone occasioni pee il pareggio. Al 10' della ripresa arriva la doccia fredda con il gol di Kalou che dalla distanza beff aun incerto Julio Cesar. Ma l'Inter non molla e dopo 4 minuti colpisce con la volè di Cambiasso, 2-1. Questo risultato sarebbe già ottimo ma in vista del ritorno un gol di scarto in più farebbe stare più tranquilli. E invece tra tentativi da una parte e dall'altra finisce 2-1, adesso a Londra ci sarà da lottare. Il 16 Marzo ci vedono tutti sfavoriti e in effetti pochi credono al miracolo nella tana del Chelsea. E invece mago Mou disegna la formazione perfetta con uno spregiudicato quanto inatteso, per unn suaudra che deve difendere una vittoria, 4-2-3-1 con Pandev, Sneijder e Eto'o dietro Milito. E il Chelsea è in bombola e l'Inter domina per tutti i 90' e và a segno grazie a Eto'o che si dimostra ancora una volta uomo gol nelle gare che contano. Ancelotti torna a casa mentre Mou proprio contro la sua ex amata squadra costruisce una squadra che adesso può davvero iniziare a pensare a traguardi importanti. Infatti sbancando Londra l'Inter ha sovvertito tutti i pronostici della vigilia eliminando una favorita per la vittoria, adesso sognare non è più vietato. E se è vero che la fortuna aiuta gli audaci l'Inter deve essere stata davvero audace visto che nei quarti di finale come avversario viene sorteggiato il CSKA, sicuramente il meglio che ci si poteva attendere. E il 31 Marzo a San Siro l'enorme differenza tra le due squadre viene messa in evidenza dallo strapotere neroazzurro sul match ma purtroppo il risultato rimane inchiodato sull' 1-0 firmato Milito. L'Inter sbaglia di tutto ma anche Akinfeev sembra il nuovo Buffon, a Mosca bisognerà stare comunque molto attenti ma i russi non sembrano in grado di poterci mettere paura. E in effeti sul sintetico del Luzniki basta un gol di Sneijder al 6' per rafforzare la qualificazione alle smeifinali di Champions che mancava dall'euroderby del 2003. E adesso sì che la strada è in salita, di fronte ci sono i Campioni del Mondo del Barcellona guidati dall'extraterrestre Messi. Vista la 'pochezza' dell'altra semifinale (Lione-Bayern Monaco) si pensa subito che sarà da qui a uscire la finalista e come sempre l'Inter è sfavorita ma anche questa volta i neroazzurri ribalteranno tutti i pronostici. Il 20 Aprile un San Siro stracolmo e tutto neroazzurro è pronto ad accogliere i Campioni del Mondo per supportare l'Inter a quella che sembra un'impresa impossibile. Mourinho non cambia e schiera l'ormai classico 4-2-3-1 diventato modulo ufficiale dei neroazzurri in Europa. E sin dai primi minuti si capisce come qualcosa sia davvero cambiata, la storia può essere risscritta. L'Inter va avanti senza paura e sfiora il gol più volte con Milito. Ma al 19' è il Barça a passare con Pedro sfruttando una delle poche dissatenzioni della difesa neroazzurra della serata. Ma i ragazzi non mollano, sanno di potercela fare e l'inerzia delle gara p nelle loro mani. E al 30' finalmente i nostri sforzi sono premiati con Sneijder che firma l'1-1 facendo espolodere San Siro. Il primo tempo si chiuderà con questo punteggio, Inter decisamente migliore degli avversari e meritevole di un risultato diverso. E infatti dopo 180 secondi dall'inizio della ripresa l'Inter parte in contropiede con Pandev e colpisce con Maicon servito da Milito, 2-1. Ma non siamo ancora sazi, il Barça è in bambola ed è la serata giusta per annientarli. Milito insacca al 15' di testa, 3-1. Adesso sì che la finale piò diventare realtà, saranno 30 minuti di sofferenza perchè ormai appagata del risultato l'Inter giustamente penserà a difendersi e rischierà un pò ma alla fine è trionfo, si và a Barcellona con la consapevolezza di potercela fare, questo è davvero l'anno dell'Inter. 27 Aprile 2010, il giorno della resa dei conti, al Camp Nou và in scena Barcellona-Inter e entrambe le squadre vogliono la finale di Madrid. La vigilia è stata animata dalle dichiarazioni al veleno di Piquè('i calciatori interisti rimpiangeranno questo mestiere') e da un ambiente che sembra già incandescente con tutti i tifosi che credono alla 'REMUNTADA'. Ma dopo tante parole si passa finalmente ai fatti. E' il Barça che deve recuperare e fare la gara così l'Inter si preoccupa molto della fase difensiva. Ma al 30' una vera e rporpia scenata di Bousquets inganna l'arbitro che svetola in rosso in faccia a Motta, siamo in 10. E saranno 60 minuti di pura sofferenza con il gol di Piquè a 5 dal termine a mettere a serio rischio le coronarie di molti tifosi, ma alla fine si può esplodere di gioia perchè finalmnete dopo 38 anni di attesa l'Inter è in finale di Champions League. La corsa di Mourinho in mezzo al campo e le lacrime dei giocatori che festeggiano bagnati dall'acqua degli idranti riamarrano immagini indelebili. Ma adesso c'è l'ultimo atto, e dopo aver conquistato Coppa Italia e Campionato l'Inter vola a Madrid col sogno Champions e Triplete. E il 22 Maggio in un Bernabeu invaso dai tifosi , i ragazzi neroazzurri faranno vivere una serata di pura estasi a tutto i. pubblico interista regalando una notte magica che mnacava da ben 45 anni. L'uomo del destino, come sempre, sarà Diego Milito con la sua doppietta: adesso l'Inter è nella storia essendo prima squadra italiana a conquistare la tripletta. Questa sarà anche l'ultima gara sulla panchina neroazzurra di Josè Mourinho che verrà sempre ricordato, ne siamo sicuri, coem vero artefice e principale protagonista della cavalcata trionfale dell'Inter inq uesta stagione 2009-2010 semplicemente leggendaria da ricordare nel tempo. Vinta la Champions, il 27 Agosto ci attenderà la Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid a Montecarlo, mentre a Dicembre ci sarà il Mondiale per Club dove cercheremo di salire sul tetto del Mondo continuando a scrivere, anzi a riscrivere la storia.
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